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Valencia

Informazioni

Luogo: Valencia
Periodo: 01 Mag 2013 -> 04 Mag 2013
Caratteristiche: street, monumenti, architettura, natura
Consigli: focali medie e corte; cavalletto per le foto in notturna; se amate la natura non perdete l'Albufera ed il Bioparc

Attrezzatura

Fotocamera: Nikon D5000
Obiettivi: Nikkor AF-S DX 18-105mm f/3.5-5.6G ED VR, Nikkor AF-S DX 35mm f/1.8G, Sigma 10-20mm f/4-5.6 EX DC HSM
Filtri: CIR-PL Hoya HD 67mm, ND400 Hoya 77mm
Altro: Treppiede Manfrotto 7321YB


Valencia non era esattamente la prima scelta del viaggio fatto la primavera scorsa all'inizio del mese di maggio, ma si è rivelata una piacevole sorpresa. Tra le prime città della Spagna (mi sembra che sia la quarta per numero di abitanti) Valencia si distingue per l'ampia scelta di luoghi che vi si possono visitare. Dal centro storico, al vecchio letto del fiume Tùria con il suo verde e l'architettura moderna, ai paesaggi dell'Albufera, passando per le spiagge che si affacciano sul Mediterraneo, in poche manciate di minuti, spostandosi agevolmente con i mezzi pubblici, in bicicletta o semplicemente a piedi, è possibile cambiare completamente tema.

Probabilmente non si tratta di una meta dove passare un lungo periodo, ma penso sia una città ideale per una visita di 4 o 5 giorni, in cui non avrete modo di annoiarvi. Dato il periodo del viaggio abbiamo dato la precedenza agli spazi aperti, evitando i musei, quindi un paio di giorni in più potrebbero esservi utili. Ho trovato Valencia meno costosa rispetto ad altre mete turistiche europee, particolare non trascurabile soprattutto se volete approfittare di un giorno di festa per prolungare il vostro viaggio.

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Il centro storico

Credo che il modo migliore per scoprire una città sia senza dubbio quello di camminare per le sue vie. Valencia non è una città particolarmente estesa, almeno per quanto riguarda il suo centro storico, pertanto questa soluzione non incontra particolari ostacoli. Passeggiando tra le sue vie potrete raggiungere in breve tempo i luoghi principali.

La storia della città è molto ricca e parte dall'epoca dei Romani per arrivare ai nostri giorni solo dopo aver attraversato numerose dominazioni e vicissitudini. Chi ne vuole sapere di più può trovare informazioni in abbondanza da una rapida ricerca in rete. Il risultato è la presenza di molti luoghi di interesse: piazze, palazzi, chiese, fortezze e monumenti. Tra i principali ci sono la Plaza del Ayuntamiento, con il palazzo del comune, Plaza de la Reina, da dove si accede alla Cattedrale, Plaza de la Virgen, con la Fontana del Tùria, la Lonja de la Seda (patrimonio dell'umanità dell'UNESCO), la Torres de Serranos e la Torres de Quart, antiche fortificazioni a protezione della città antica. Da non perdere anche Plaza Redonda, caratteristica piazza "chiusa", la Estacion del Norte, con l'adiacente Placa de toros ed i mercati, il Mercado Central, tuttora in piena attività, ed il Mercado de Colon, che pur conservando la struttura esterna ha subito al suo interno un notevole ammodernamento ed è destinato ora ad ospitare eventi di vario tipo. Essendo ben illuminato vi consiglio vivamente un giro al Mercado de Colon di sera: non sarete delusi. Le ceramiche vi accompagneranno molto spesso durante le vostre visite e non a caso a Valencia si trova anche un museo a loro dedicato.

Sicuramente avrò lasciato fuori dall'elenco qualcosa di interessante, chi conosce bene la città me lo perdonerà. A voi che invece non la conoscete bene non resta che informarvi attraverso altre fonti o girare e curiosare per scoprire anche quello che non viene raccontato e che spesso regala le sorprese più piacevoli.

Passeggiando per le vie noterete facilmente diversi scorci interessanti: qualche locale con i tavolini disposti su un viale alberato, dove i clienti si dissetano al riparo dal caldo sole di mezzogiorno, oppure semplicemente i numerosi murales che ricoprono serrande, muri o intere facciate, colorando ancor di più una città che anche senza di loro sarebbe difficile immaginare grigia.

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Architettura

Nonostante le numerose tracce del passato di Valencia una delle zone di maggiore interesse si trova lungo il letto originale del fiume Tùria, che un tempo lambiva la città vecchia ma che dopo la tragica alluvione del 1957 venne deviato. Ora il fiume scorre a sud del centro urbano, mentre quello che era il suo originale percorso è divenuto un giardino, il Jardin del Tùria, una fascia verde che si sviluppa da ovest a sud est, dove termina nei pressi del porto. I giardini sono ben tenuti, facilmente accessibili e molto frequentati dai valenciani. Percorrendo il tratto che porta dalla città al mare si incontra una delle zone più caratteristiche di Valencia: la Città delle Arti e delle Scienze (Ciudad de las Artes y las Ciencias).

Progettata dal celebre architetto Santiago Calatrava, l'area è costituita da diverse costruzioni, ispirate appunto ad arte, scienza e natura. Edifici dalle forme armoniose, tutti rigorosamente bianchi (a parte rare eccezioni), si alternano a specchi d'acqua che creano una piacevole alternanza. ponti ed archi creano interessanti geometrie e richiamano i temi di questo complesso architettonico. Tra gli edifici che ho apprezzato di più ci sono l'Hemisfèric, l'Umbracle, il Museo delle Scienze Principe Felipe ed il Pont de l'Assut de l'Or. Anche l'occhio inesperto noterà un certo legame tra l'architetto valenciano ed un ben più famoso architetto catalano... Le strutture ospitano musei, aree espositive e spazi dedicati ad arte e scienza, tra cui l'imponente Oceanogràfic, uno degli acquari più grandi d'Europa. Se avete intenzione di visitarlo durante il fine settimana preparatevi ad affrontare una lunga attesa.

Anche in questo caso è caldamente raccomandata una visita in serata, ammesso che l'illuminazione sia accesa (lo si può vedere facilmente anche in lontananza).

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L'Albufera

Non lontano da Valencia, ad appena una decina di chilometri, si trova il Parque Natural de la Albufera, un'immensa area protetta che comprende una zona lagunare, facilmente raggiungibile da Valencia anche in bicicletta (diversi sono i servizi di noleggio, messi a disposizione sia dal comune che da attività di proprietà; noi siamo stati da Senatibikes), seguendo il Jardin del Tùria fino alla costa nei pressi del porto e quindi procedendo verso sud, seguendo il litorale di spiagge semi deserte dove sul cielo azzurro e sul mare color smeraldo spiccano le vele e le tavole dei kite surf. Abitata principalmente da pescatori, l'intera area è popolata da numerose specie di uccelli. Nei dintorni esistono diverse strutture dedicate al loro studio, con punti di informazione e capanni per l'osservazione. El Palmar è un caratteristico paese che ha nella coltivazione del riso la sua principale fonte di reddito. La conformazione ed il clima, unite alla protezione del territorio, hanno reso infatti l'Albufera una delle principali regioni della Spagna in quanto a produzione di riso. D'altra parte non potete certo visitare Valencia senza assaggiare la famosa Paella Valenciana...

Permettetemi di aprire qui una piccola parentesi lasciando solo momentaneamente da parte la fotografia. Quante volte vi è capitato di vedere nei supermercati o nelle pubblicità prodotti elogiati perché provenienti dall'Italia, come se si trattasse degli unici degni di essere presi in considerazione, solo perché originari del nostro Paese? Ma in fondo chi ci garantisce che questi siano effettivamente di qualità superiore o più controllati? In generale è vero che un prodotto che viene da lontano richiede degli accorgimenti per consentirne la conservazione a fronte di un viaggio più o meno lungo, così come non ci sono dubbi sul fatto che le regole alimentari in altri paesi siano diverse da quelle che vigono da noi, ma è altrettanto importante informarsi bene sulla zona di provenienza e sulle sue leggi. Nel caso del riso proveniente da quest'area, per esempio, non avrei alcun dubbio riguardo alla qualità: gli spagnoli ne consumano in grande quantità, ed essendo quest'area un parco naturale dichiarato zona protetta non vedo quali migliori garanzie ci possano essere. Il concetto è che l'unico modo per fare le scelte giuste è informarsi, al di là di quello che ci viene detto. Non si tratta di una grande scoperta, ma a volte è bene ricordare anche i concetti più banali.

Potete trovare maggiori informazioni riguardanti l'Albufera sul sito ufficiale (al momento solo in spagnolo) o come al solito cercando in rete. Vi consiglio di dare un'occhiata anche alle numerose immagini, che spesso e volentieri raccontano i luoghi in modo più efficace rispetto ad una descrizione fatta a parole.

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Il Bioparc

Valencia ospita un interessantissimo giardino zoologico, il Bioparc. Tuttavia la definizione di zoo non si addice assolutamente a questo parco. Gli animali non sono infatti prigionieri, ma piuttosto ospiti, e l'approccio nei loro confronti è completamente diverso da quello che ci si potrebbe aspettare. Gli spazi angusti e le gabbie che generalmente caratterizzano queste strutture sono infatti sostituiti da ampie aree delimitate quasi esclusivamente da barriere naturali, ambienti dove gli animali possono vivere serenamente con il rispetto che meritano.

Le specie ospitate sono numerose e provenienti da tutto il mondo. Il parco è suddiviso in zone tematiche che si basano sulla provenienza geografica degli animali: savana, africa equatoriale, Madagascar e zone umide. Ogni area è realizzata in modo da fornire agli animali ambienti molto simili a quelli originali ed ai turisti punti di osservazione privilegiati, dal contatto quasi diretto all'interno della zona del Madagascar, con i lemuri che si muovono liberamente tra i rami degli alberi e lungo il sentiero che delimita il percorso destinato alle persone, all'osservazione degli ippopotami sopra e sotto il livello dell'acqua, grazie ad un passaggio che consente di scendere sotto lo specchio d'acqua artificiale, dove a separare gli animali dai visitatori c'è solamente un vetro. Vista l'organizzazione degli spazi viene da chiedersi se non siano talvolta gli animali a visitare le persone che si aggirano nei dintorni delle loro abitazioni...

Nonostante le dimensioni del parco una visita in settimana vi darà l'opportunità di girare più liberamente e senza molti elementi di disturbo. La natura degli ambienti ricreati consente comunque di isolare facilmente gli animali e nella maggior parte dei casi escludere le persone non necessita di scendere a compromessi con la composizione desiderata. La luce bassa di cui si può godere nelle ore prossime alla chiusura può regalare ottime atmosfere, ma bisogna tenere conto anche delle abitudini degli animali che si vogliono vedere e fotografare, poiché alcuni di loro potrebbero ritirarsi all'interno delle loro tane in determinate condizioni di luce. Per lo stesso motivo diversi periodi dell'anno permettono di ammirare gli animali durante diverse fasi del loro ciclo vitale, offrendo ai visitatori la possibilità di osservare le varie specie in condizioni diverse. non è un caso se sono disponibili anche abbonamenti annuali, proprio per chi desidera spingersi oltre la semplice visita e scoprire le sfaccettature del regno animale.

Il Bioparco è molto attivo sul fronte della divulgazione ed organizza periodicamente delle attività tematiche rivolte al pubblico ed alla sua sensibilizzazione sui temi relativi agli animali, ai loro ambienti ed alla natura in generale. Numerose sono le iniziative rivolte ad adulti e bambini, che manifestano l'ottimo stato di salute di cui gode la struttura. Vi consiglio di consultare il sito web ufficiale, ben fatto e ricco di informazioni di natura logistica e riguardanti gli ospiti del parco.

Anche se non può considerarsi esaustiva ho deciso di riservare una sezione della galleria agli ospiti del Bioparco: Valencia - Il Bioparco.

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Suggerimenti e curiosità

Anche se visto il periodo dell'anno in cui ci sono stato ho dato la precedenza ai posti all'aperto, a Valencia non mancano certo i musei. Trovate i principali sul sito Valencia.it, assieme a molte altre informazioni turistiche utili.

Valencia ha ospitato nel 2007 l'America's Cup, probabilmente la più celebre competizione velica del mondo. Nei pressi del porto sono ancora ben visibili gli spazi dedicati alle squadre che parteciparono alla competizione, sebbene la zona appaia quasi abbandonata, o almeno così sembrava quando ci sono stato. Sempre dalle parti del porto si trova il circuito che ha più volte ospitato una tappa del campionato mondiale di Formula 1. Valencia non ha un vero e proprio autodromo, ma si tratta di un circuito cittadino. Se vi capita di passare da quelle parti noterete la corsia riservata ai box e le tracce a terra lasciate dalle gomme delle monoposto. Anche in questo caso però non c'è assolutamente niente degno di essere fotografato...

Più interessante può invece rivelarsi un giro tra le vie un po' più lontane dal centro, dove di tanto in tanto spunta qualche curioso e variopinto murales, talvolta di dimensioni molto più grandi di quanto ci si possa aspettare, fino ad occupare l'intera facciata di un palazzo di diversi piani. Altrettanto interessanti quelli di dimensioni più classiche, che decorano talvolta muri altrimenti anonimi o le serrande di alcuni negozi. Qui sopra potete vedere un esempio, ma ne trovate qualcun'altro all'interno della galleria Valencia.

Non avrà molto a che fare con la fotografia, ma se vi trovate da queste parti avrete modo di assaggiare la famosa orzata, o Orxata, come viene chiamata in valenciano. Si tratta di una bevanda preparata con acqua, zucchero e latte ottenuto dalle radici di una pianta che cresce da queste parti. Nelle giornate calde, che qui non mancano, sorseggiarne un bicchiere vi darà qualche istante di ristoro. Curiosa l'origine del nome della bevanda, che secondo la leggenda venne offerta da una giovane ragazza a Giacomo I d'Aragona, al momento della conquista della città. Il sovrano, estasiato da questa bevanda misteriosa, avrebbe risposto «Açò és or, xata» («questo è oro, ragazza»), da cui il nome.

Se avete tempo a disposizione potete spingervi al di fuori della città, dove troverete un sacco di luoghi di interesse storico da visitare, ma anche spiagge su cui trascorrere un po' di tempo in tutta tranquillità. Personalmente non mi sono informato molto, ma potete consultare la sezione dedicata di Valencia.it.

Se avete domande o commenti potete usare la sezione qui sotto o scrivermi via email.

- 26 Mag 2014 -



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