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Qualche giorno a Parigi

Informazioni

Luogo: Parigi
Periodo: 27 Lug 2013 -> 30 Lug 2013, 04 Dec 2010 -> 07 Dec 2010
Caratteristiche: street, monumenti, architettura
Consigli: focali medie e corte; cavalletto per le foto in notturna (ma non solo)

Attrezzatura

Fotocamera: Nikon D5000, Nikon D5100
Obiettivi: Nikkor AF-S DX 18-105mm f/3.5-5.6G ED VR, Nikkor AF-S DX 35mm f/1.8G, Sigma 10-20mm f/4-5.6 EX DC HSM
Filtri: CIR-PL Hoya HD 67mm, ND400 Hoya 77mm
Altro: Treppiede Manfrotto 190XPROB, Testa Manfrotto 410 Junior


Parigi è senza dubbio una delle mete più gettonate d'Europa, forse seconda solo a Roma. Ha ormai raggiunto un livello di celebrità tale da perdonarle anche i difetti che, diciamolo, non mancano. Ad ogni modo, dopo averla visitata per ben quattro volte (di cui purtroppo solo due da quando ho la mia reflex) è giunto il momento di dedicarle un articolo. Nella galleria ho raccolto alcune foto scattate durante questi ultimi due viaggi, il primo dei quali risale ormai a ben tre anni fa, mentre l'ultimo è fresco di qualche settimana. Quest'ultima volta, a differenza delle altre, il passaggio da Parigi è stato solamente una tappa del viaggio in Normandia, ma la scelta di passare tre notti nella capitale francese aveva come principale obiettivo quello di scattare qualche foto della cosiddetta ville lumiere.

Premetto che pur avendo visitato Parigi per quattro volte non ne sono un profondo conoscitore. Durante i primi due viaggi mi sono dedicato più o meno alle mete classiche, quelle che non si possono assolutamente mancare, che però coincidono con quelle più turistiche, con tutti gli svantaggi che ne derivano. Le ultime due volte invece le cose sono andate in modo un po' diverso. Una volta visitati i luoghi principali è doveroso iniziare a cercare qualcosa di più originale, qualche meta meno frequentata e magari più affascinante degli affollati luoghi turistici.

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La città che tutti conoscono

Non ho intenzione di stare ad elencare i soliti luoghi che tutti conoscono dato che basta una rapida ricerca su di un qualsiasi motore per individuare le mete più famose. In rete troverete una miriade di foto bellissime e l'errore peggiore e più frequente consiste nel pensare di poterle scattare con relativa facilità, salvo poi verificare una volta sul posto che il suddetto luogo è infotografabile a causa di qualche imprevisto o semplicemente dell'eccessivo affollamento. D'altra parte se tutto il mondo lo può vedere restando comodamente seduto davanti al suo pc cosa vi fa credere che possiate essere gli unici ad andare a visitarlo?

La reazione immediata va dalla delusione alla frustrazione, soprattuto quando avrete modo di constatare che il 99% delle persone presenti scatta foto a c...o (chiedo scusa), senza preoccuparsi della presenza di decine di turisti selvaggi armati di smart phone o ancor peggio di reflex delle quali ignorano la presenza del mirino. Beati loro che almeno sono contenti e pubblicano dopo pochi secondi le loro foto su Facebook... Ma il restante 1%? No, noi no, a noi così non piace! Forse siamo un po' masochisti, ma tutto questo è inaccettabile! Ma allora che fare? Chiedere cortesemente all'orda di turisti di mettersi ordinatamente da parte? Impensabile. Esplodere una raffica di mitra al cielo e sfruttare i pochi momenti di vuoto attorno a noi in attesa dell'arrivo della gendarmerie? Più efficace della prima soluzione ma siamo ancora lontani dalla perfezione.

La soluzione perfetta probabilmente non esiste, ma qualcosa si può fare. Se per esempio volete cancellare le persone che si aggirano fastidiosamente intorno al vostro soggetto allora potete provare ad usare il cavalletto e scattare diverse foto. Photoshop contiene un plug-in (median) che consente di mediare un gruppo di foto, cancellando quindi le presenze indesiderate a patto che non restino ferme nella stessa posizione. Questo metodo inoltre è efficace anche per la riduzione del rumore. Un'alternativa consiste nell'utilizzare un cavalletto ed un filtro neutro tipo Hoya ND400 (9 stop!). In questo modo il tempo di posa si allunga notevolmente e le persone vengono "spalmate" sulla foto mentre si muovono. Il metodo è tanto più efficace quanto più il tempo di posa è lungo e le persone si muovono velocemente.

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La scelta del momento giusto

Ok, queste sono soluzioni tecniche, che possono regalare una certa soddisfazione, ma si può senza dubbio fare di meglio, per esempio scegliendo il momento più appropriato. Vi è mai capitato di salire la scalinata che costeggia la funicolare per arrivare ai piedi del Sacro Cuore? Quante volte avete visto il piazzale vuoto? Nessuna? Beh, non c'è da meravigliarsi dato che la zona di Montmartre è sempre affollatissima, tutto l'anno e più o meno a tutte le ore. Più o meno... Sì, perché se al tramonto è difficile avere un po' di riservatezza all'alba le cose cambiano. Provate a svegliarvi una mattina prima che il sole si alzi ed ecco finalmente che Montmartre è tutta per voi, o almeno per i pochi che se la vogliono godere in modo diverso e spesso più rispettoso di quanto si possa vedere nel resto della giornata. Peraltro l'inizio e la fine della giornata sono come sapete i momenti migliori per sfruttare la luce del sole, leggera e diffusa: un motivo in più per approfittarne.

Sono stato sorpreso nel vedere che le persone disposte ad alzarsi all'alba per guadagnarsi qualche scatto interessante non sono poi così poche: potrete infatti riconoscere facilmente i vostri "simili", armati di fotocamera, cavalletto e con il loro corredo in spalla. Ma allora non sono l'unico ad avere questa malattia! :-)

Spesso tuttavia il momento migliore non si riferisce solamente alla luce. Sì, perché se in certi casi la presenza delle persone può essere indesiderata in altri è invece fondamentale per dare alla foto quel qualcosa che la rende particolare, che la distingue dalle altre, che la rende unica tra tutte le foto "standard" già viste e che si possono trovare in rete con un click. Ecco allora che la scelta del momento giusto può rivelarsi l'arma in più del fotografo paziente, cogliendo quel momento sfuggente che potrebbe ripetersi poco dopo o forse mai più.

Credo che la foto sopra sia un buon esempio. Sicuramente non è perfetta, ma penso che comunichi qualcosa, che trasmetta un messaggio che la semplice scalinata non è in grado di raccontare. Ovviamente ho fotografato anche la scala da sola (la trovate nella galleria), la la scala è bella e basta, mentre la foto sopra è arricchita dalle persone.

Di esempi come questo se ne potrebbero fare all'infinito, quindi non disperate se siete circondati da persone e provate piuttosto a vedere se riuscite a trovare in loro quel qualcosa di unico, osservandole, accostandole, isolandole. Può darsi che dopo una lunga attesa e numerosi tentativi i risultati siano deludenti, ma serve pazienza e quando riuscirete ad ottenere il risultato sperato la soddisfazione ripagherà nettamente i vostri sforzi.

Per aumentare le vostre probabilità di successo concentratevi anche sulla scelta del luogo, ma ricordate che ognuno di essi ha i suoi tempi, dettati dalle sue caratteristiche e dalle sue frequentazioni. Un locale dalla facciata singolare può essere più interessante al tramonto, con la giusta luce e qualche persona che lo arricchisce. Al contrario un luogo normalmente molto frequentato guadagnerà sicuramente in una situazione insolita, per esempio quando all'alba appare del tutto deserto. Lascio a voi il compito di individuare quante più situazioni siete in grado di identificare. Ovviamente non dovete necessariamente pianificare ogni vostro movimento ma potete anche fare il ragionamento inverso: se state passeggiando in una certa zona ad una certa ora provate a pensare a cosa potreste trovare di interessante in quel luogo in quel momento.

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Alla ricerca di qualcosa di nuovo

Se vi è già capitato di visitare Parigi più volte vi sarete resi conto che anche dopo diversi viaggi vi resta sempre qualcosa di nuovo da vedere. In effetti si tratta di una città particolarmente ricca di musei, monumenti, parchi, zone caratteristiche. Se poi estendete la ricerca ai suoi dintorni la scelta aumenta notevolmente. Ma allora perché accontentarsi dei soliti luoghi affollati? Provate a passeggiare nelle zone meno turistiche e sicuramente vedrete la città con altri occhi. A Parigi ci sono diverse guide che vi possono condurre in alcune di queste zone, e non aspettatevi che si trovino chissà dove, magari sono proprio dietro l'angolo, ma se non le conoscete o non siete abbastanza curiosi rischiate di perdervi qualcosa. Per esempio Franck Huvé ci ha mostrato e spiegato la storia dei passaggi coperti, una rete di gallerie che si estende nel centro di Parigi, posto ideale per una passeggiata sia d'estate, alla ricerca di un po' di fresco, che d'inverno, quando le temperature sono particolarmente rigide. Provate a dare un'occhiata al suo sito (Balade à Paname). A Parigi esistono comunque diverse iniziative di questo tipo.

Se quello sopra è solo un esempio sono sicuro che curiosando qua e là o affidandosi a qualche visita guidata (non quelle del tipo "invasione barbarica" ovviamente) si possano scoprire molti angoli nascosti che offrono spunti fotografici interessanti

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Il bianco e nero

Ci sono casi in cui invece non serve neanche allontanarsi dalle vie più frequentate dato che sono proprio loro le vere protagoniste. Osservandole bene potreste notare qualche situazione caratteristica, che però potrebbe apparire troppo comune per meritare uno scatto. Supponete per esempio di trovarvi su di un viale al momento del tramonto, quando la luce si riflette alla perfezione sulla pavimentazione e le persone sono sedute comodamente ai tavoli dei bistrot sorseggiando un aperitivo. Mi sembra che ci siano tutti gli ingredienti necessari!

Il problema è che si corre il rischio di non accorgersene, perché i passanti rendono la scena troppo caotica o perché i cartelloni pubblicitari con i loro colori e le loro figure annientano l'atmosfera. Se però osservate in modo critico e vi concentrate sulle luci ecco che improvvisamente potrebbe comparire ai vostri occhi l'immagine finale: in bianco e nero. Si tratta di una valida soluzione per smussare i colori troppo sgargianti e creare atmosfera. Sopra un esempio: passando ho notato il riflesso sul marciapiede e la fila di lampioni illuminati dalla luce del tramonto. In lontananza la Tour Eiffel, che contestualizza la scena. Per le persone è bastato attendere un po', provare qualche scatto e renderle meno invasive attraverso la sottoesposizione. La conversione in bianco e nero ha fatto il resto, smussando tra l'altro il cartellone pubblicitario alla fermata dell'autobus. A dir la verità il ragazzo con le gambe distese non è il massimo, lo so, ma a volte bisogna accontentarsi.

Osservando bene le foto in bianco e nero che trovate in giro potreste notare dei particolari tutt'altro che interessanti, che sono però resi quasi invisibili dalla scelta cromatica. Avete mai provato a guardare le classiche foto della scalinata di Montmartre? Avete notato che in molte compare la tettoia della funicolare? Beh, in fondo non è poi così fastidiosa e comunque lo è infinitamente meno rispetto a come appare in una foto a colori. A voi il compito di cercare le piccole imperfezioni nelle foto in bianco e nero che a prima vista appaiono perfette.

Pensare in bianco e nero è una dote molto difficile padroneggiare, ma si tratta di un ottimo esercizio in quanto consente di migliorare notevolmente la propria sensibilità alla luce. Il mondo della fotografia digitale offre la possibilità di verificare dopo pochi secondi se la nostra impressione è stata giusta, quindi tanto vale sfruttare i potenti mezzi tecnologici a nostra disposizione.

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Suggerimenti

Sebbene Parigi sia stata fotografata più o meno in tutti i suoi angoli si tratta di una città in continuo movimento, dove le manifestazioni e gli eventi si susseguono giorno dopo giorno. Provate quindi a controllare se c'è qualcosa di interessante in programma durante i giorni della vostra visita. A volte basta poco per offrire una situazione insolita che può dare più valore alla solita foto del solito monumento. Persone, oggetti, installazioni possono trasformare un luogo classico in un immagine originale, attraverso forme, colori, un punto di vista insolito o quant'altro, quindi provate ad informarvi all'ufficio del turismo, su internet o fate più attenzione a ciò che vi circonda.

Provate inoltre a visitare le zone più celebri ad orari insoliti, per vederle come normalmente non siete abituati a fare. Per esempio avete mai visto arrivare gli artisti sulla piazza di Montmartre e disporsi pian piano ai loro posti? Probabilmente no, eppure accade regolarmente ogni giorno, ma bisogna essere lì al momento giusto. Sempre a Montmartre avrete invece certamente notato il classico pavé, che magari avete anche osservato mentre regala qualche riflesso dopo un acquazzone. E se l'acquazzone non arriva? Beh, non è detto che l'acqua debba arrivare per forza dal cielo... Quante cose si scoprono all'alba...

Parigi è particolarmente conosciuta per i suoi musei ed i suoi monumenti. Tuttavia è una città dove gli spazi verdi non mancano e sono curati molto bene, oltre ad essere spesso abbelliti da aiuole di fiori colorati, statue e fontane. Tra i giardini più conosciuti: Jardin du Luxembourg, Jardin des Plantes, Parc Monceau, Jardin des Tuileries, solo per citarne alcuni.

Questi sono semplici spunti, ma credo che il miglior suggerimento sia quello di essere curiosi, cercare dove gli altri non cercano, nelle zone un po' meno frequentate (senza finire nelle peggiori periferie, si intende...) o almeno negli orari più tranquilli, scegliendo quando possibile una lunga ma bella passeggiata piuttosto che un breve viaggio nella maleodorante metropolitana. :-)

Se avete domande o commenti potete usare la sezione qui sotto o scrivermi via email.

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FAQ

Qual è il periodo migliore per visitare Parigi?

Domanda forse scontata ma sempre lecita. La risposta è: dipende da cosa volete fotografare. In generale ogni periodo è buono in quanto la città offre un ampio spettro di opportunità. Il clima varia molto, dal caldo torrido dell'estate al freddo rigido dell'inverno. Altro aspetto da non trascurare può essere la quantità di turisti, sicuramente più numerosi durante la stagione calda, quando magari i parigini approfittano per trascorrere le loro vacanze altrove. Dal punto di vista del clima il momento dell'anno migliore è la primavera, che però corrisponde anche con l'alta stagione e quindi con i prezzi più alti. Tuttavia credo che almeno una volta valga la pena di visitarla in questo periodo.

Quali sono i luoghi da non perdere a Parigi?

Personalmente i luoghi che preferisco sono i Giardini di Lussemburgo, il museo Rodin (visitate assolutamente il giardino, preferibilmente verso la chiusura, quando è meno affollato) e la zona di Montmartre. Quest'ultima è ormai divenuta decisamente troppo turistica, ma se scegliete gli orari giusti è ancora possibile godersela. Non vi accontentate però del solito giro da turismo di massa ma provate a passeggiare nelle vie meno frequentate. Un'altra zona probabilmente interessante (ma che sinceramente conosco poco) è il Marais.

- 30 Ago 2013 -



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