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Sigma 105mm f2.8 EX DG OS HSM Macro

Informazioni

Attrezzatura

Fotocamera: Nikon D5000
Obiettivi: Sigma 105mm f2.8 EX DG OS HSM Macro
Cavalletto: Manfrotto 7301YB


Non avrei mai detto che un giorno mi sarei interessato alla macrofotografia, ed invece eccomi qui ad attendere impazientemente l'arrivo del mio nuovo obiettivo macro, il Sigma 105mm f/2.8 EX DG OS HSM Macro, che ho puntualmente ritirato sabato mattina e che ovviamente ho immediatamente provato.

In questo articolo vi racconterò come ho scelto questo obiettivo, quali sono le sue caratteristiche e quali sono state le mie impressioni dopo averlo provato per un paio di giorni.

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Premessa

Premetto che sono alle prime armi con la macrofotografia, pertanto noterete sicuramente qualche errore da inesperienza tra le foto pubblicate, ma spero di migliorare con il tempo.

Le foto che troverete in questo articolo sono state modificate in post produzione. L'intenzione non è infatti quella di testare le caratteristiche tecniche, cosa peraltro complicata, che richiederebbe un'attrezzatura adeguata e che già molti siti autorevoli fanno. L'obiettivo è invece quello di vedere quali sono le prestazioni ottenibili sul campo, senza stare a contare quante linee per mm la lente riesce a risolvere.

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Come fare macrofotografia

Come prima cosa, se già non lo sapete, si parla di macrofotografia quando è possibile raggiungere un rapporto di riproduzione 1:1 o maggiore. Il rapporto di riproduzione non è altro che il rapporto tra le dimensioni dell'immagine formata sul sensore della vostra fotocamera e le dimensioni reali del soggetto. Questo significa che se il rapporto di riproduzione è 1:1 e fotografate un soggetto di 1cmx1cm allora l'immagine sul sensore sarà di 1cmx1cm. Facile, no?

Senza stare ad elencare formule, tutto si traduce nella necessità di mettere a fuoco a poca distanza dalla fotocamera (distanza minima di messa a fuoco, indicata con MFD - Minimum Focusing Distance), tenendo presente che allo stesso tempo può essere conveniente mantenere una certa distanza tra la lente frontale ed il soggetto (distanza di lavoro, indicata con WD - Working Distance).

Supponendo che vogliate avventurarvi nel mondo della macrofotografia vi accorgerete che esistono svariati modi per ottenere un rapporto di riproduzione pari a uno. Di seguito trovate un elenco (di alcune) delle soluzioni adottabili, con qualche riga per descriverne pro e contro.


Obiettivi macro

Obiettivo macro

Sono obiettivi appositamente progettati per la macrofotografia. Si tratta sempre di lenti a focale fissa, gli zoom spacciati per macro non si avvicinano mai al rapporto di riproduzione 1:1.

Vantaggi: si tratta di uno strumento ottimizzato per avere il massimo delle prestazioni, mantenendo tutti gli automatismi normalmente presenti sulle moderne fotocamere.
Svantaggi: rispetto alle altre soluzioni senza dubbio il prezzo, direttamente proporzionale alla lunghezza focale (maggiore è la lunghezza focale, maggiore è la distanza di lavoro).


Tubi di prolunga

Tubi di prolunga

Sono tubi vuoti che si montano tra la fotocamera e l'obiettivo. Ne esistono di plastica e di metallo (ovviamente consigliati) e normalmente sono venduti come set di tre tubi combinabili. Controllate che abbiano i contatti che consentono di mantenere la comunicazione tra obiettivo e corpo macchina.

Vantaggi: si tratta di una soluzione economica che consente di conservare tutti gli automatismi.
Svantaggi: a causa della perdita di luminosità conseguente al loro utilizzo è necessario avere a disposizione un obiettivo luminoso; tipicamente si utilizzano assieme ad un 50mm o un 35mm, ma la distanza di lavoro diventa molto piccola, rendendo praticamente impossibile fotografare insetti con rapporto di riproduzione 1:1.


Moltiplicatori di focale

Moltiplicatore di focale

Sono tubi dotati di lenti che si montano tra la fotocamera e l'obiettivo. Al contrario dei tubi di prolunga consentono di aumentare la lunghezza focale dell'obiettivo utilizzato, aumentando quindi la distanza di lavoro.

Vantaggi: distanza di lavoro maggiore rispetto a quella ottenibile con i tubi di prolunga.
Svantaggi: essendo dotati di lenti vanno inevitabilmente a deteriorare la qualità dell'obiettivo utilizzato, oltre a ridurre la sua luminosità; sono più costosi dei tubi di prolunga; a differenza dei tubi di prolunga non sono combinabili (o almeno non ho mai sentito nessuno che l'abbia fatto).


Anelli di inversione

Anello di inversione

Sono degli anelli che sonsentono il montaggio rovesciato di un obiettivo.

Vantaggi: si tratta in assoluto della soluzione più economica.
Svantaggi: si perdono gli automatismi; si usano generalmente con un 50mm, ma la distanza di lavoro è molto piccola.



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La scelta dell'obiettivo

La scelta dipende da cosa si vuole fotografare. Nel mio caso cercavo una soluzione che mi consentisse di fotografare oggetti, fiori ed insetti, oltre ad essere utilizzabile per eventuali ritratti.

Tra le soluzioni sopra elencate avevo preso in considerazione la possibilità di acquistare dei tubi di prolunga, da usare con il 35mm che possiedo (mettendo in secondo piano l'argomento ritratti), ma quando mi sono reso conto che la distanza di lavoro sarebbe stata irrisoria mi sono convinto ad acquistare un obiettivo macro. Le altre soluzioni non mi sembravano buone dal punto di vista del rapporto costi/benefici.

A questo punto era necessario decidere la focale. Come già detto, maggiore è la lunghezza focale, maggiore è la distanza di lavoro. Volendo fotografare anche insetti una focale da 60mm mi è sembrata un po' corta. Senza voler esagerare con focali impegnative come 150mm o 200mm (costose e più difficili da usare) la decisione si è ristretta tra il Nikkor AF-S DX Micro 85mm f/3.5G ED VR, il Tamron SP AF 90mm f/2.8 Di Macro ed un 105mm (focale per la quale esistono diverse alternative), in particolare Nikkor AF-S Micro 105mm f/2.8G VR o Sigma 105mm f/2.8 EX DG OS HSM.

Sebbene l'85mm mi sembrasse un buon compromesso, ho deciso di scartarlo per guadagnare qualche centimetro di distanza di lavoro, un po' di luminosità (f/3.5 contro f/2.8 delle altre opzioni) e la possibilità di montare l'obiettivo anche su un corpo macchina full frame (tra le lenti citate si tratta dell'unica che non offre questa possibilità).

Il Tamron mi è sembrato ottimo dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo, ma ho letto che è poco nitido a massima apertura. Inoltre si estende durante la messa a fuoco (cosa che mi è sembrata un po' fastidiosa, almeno per chi è alle prime armi) e non è stabilizzato. So bene che per chi scatta macro questi fattori non costituiscono un problema, ma nel mio caso, volendolo qualcosa di abbastanza versatile, ho deciso di eliminare questa opzione.

A questo punto erano rimasti solo i due 105mm. Dimenticandomi per un istante della differenza di prezzo ho preso come riferimento di qualità il Nikkor (da cui ovviamente mi aspetto il massimo) e l'ho confrontato con il Sigma. Per le recensioni uso quasi esclusivamente LensTip.com, che scrive articoli molto completi e dettagliati, sia dal punto di vista tecnico che da quello dell'utilizzo pratico.

Con grande soddisfazione ho concluso che il Sigma se la cava molto bene, concedendo ben poco al Nikkor. Tra i punti deboli del Sigma ci sono la forte vignettatura su full frame, le prestazioni in controluce e l'autofocus un po' lento. Personalmente, anche se in futuro dovessi montarlo su full frame, non considero la vignettatura un parametro critico. Per quanto riguarda il lavoro in controluce, mi è bastato pensare a quante volte ho scattato in queste condizioni per concludere che anche questo aspetto non è per me significativo. Anche il Nikkor, peraltro, non eccelle da questo punto di vista. Infine, la velocità dell'autofocus non mi sembra così importante: dopotutto nessun macro è particolarmente veloce e non penso di utilizzarlo in contesti particolarmente critici. Se si dovesse presentare l'occasione vuol dire che mi accontenterò del limitatore di messa a fuoco....

Come ultimo aspetto, tutt'altro che trascurabile, non restava che decidere quanto spendere. Il Nikkor (garanzia Nital) mi sembrava troppo caro, e senza evidenti vantaggi rispetto al Sigma. Su LensTip una cririca che viene fatta al Sigma è proprio il prezzo, ma leggendo in rete ho visto che è sceso molto rispetto a quello di lancio, quindi, non appena ho visto in un noto ed affidabile negozio un'offerta a 600euro con buono sconto di 20euro e garanzia Mtrading (tre anni) non ci ho pensato due volte...

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L'obiettivo: sulla carta

La focale da 105mm garantisce un angolo di campo di 23.3 gradi su full frame, che diventano 15.4 su formato APS-C, ma ricordate che alla minima distanza di messa a fuoco le cose cambiano: l'obiettivo si comporta come un 78mm e l'angolo di campo diventa rispettivamente 15.8 gradi su full frame e 10.4 gradi su APS-C. L'apertura massima è f/2.8, quindi si tratta di una lente piuttosto luminosa, almeno a partire da una certa distanza (ma su questo aspetto ritorneremo più avanti). Questa caratteristica non è tanto utile in macrofotografia quanto in altre situazioni in cui servono tempi di posa rapidi (per esempio per soggetti in movimento). L'apertura minima invece è f/22. Altre lenti offrono la possibilità di chiudere molto di più il diaframma, in modo da aumentare la profondità di campo (molto limitata quando si ha a che fare con rapporti di riproduzione vicini a 1:1:). A questi valori tuttavia la diffrazione deteriora già in modo significativo la qualità dell'immagine, come è evidente se si guardano i grafici di nitidezza. Ad ogni modo non penso che sentirò mai la necessità di scattare con diaframma più chiuso.

Veniamo ora alle sigle. L'acronimo EX indica che si tratta di una lente con caratteristiche superiori. E' la sigla dedicata alle lenti Sigma di alta qualità ottica e costruttiva. Dal punto di vista ottico i test di laboratorio confermano che si tratta di uno strumento ad alte prestazioni.

La sigla DG indica che si tratta di un obiettivo progettato per illuminare sensori da 35mm, ovvero per fotocamere full frame. La sigla OS significa che la lente è dotata di stabilizzatore ottico, per garantire scatti a mano libera con tempi di posa più lunghi del normale tempo di sicurezza (che per questo obiettivo è di 1/100 su full frame e circa 1/160 su formato APS-C). Infine la sigla HSM sta ad indicare che l'obiettivo è dotato di motore interno per la messa a fuoco.

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L'obiettivo: in pratica

Obiettivo ritirato di persona sabato scorso e provato immediatamente: ecco le mie impressioni. Montato sulla mia D5000 il suo peso (poco più do 700g) si fa sentire, ma non è affatto esagerato, anche se rende necessario sostenere l'obiettivo come si deve. In particolare bisogna fare attenzione nel caso decidiate di mettere la fotocamera su cavalletto.

Ho letto da qualche parte che la lente dovrebbe essere tropicalizzata, ma non ho trovato traccia di questa caratteristica sul foglio delle istruzioni. Peraltro sul sito ufficiale Sigma non c'è traccia dell'argomento tropicalizzazione, ma soprattutto: qual è la definizione di tropicalizzazione? Ad ogni modo, come ho già detto, la sensazione è di trovarsi tra le mani uno strumento robusto e professionale.

Per quanto riguarda le caratteristiche costruttive non posso che confermare la qualità. L'obiettivo è solido e dotato di baionetta in metallo. Lateralmente ci sono tre interruttori per gestire la messa a fuoco e lo stabilizzatore dell'immagine, mentre sulla parte superiore è ben visibile la finestra con le scale che indicano la distanza di messa a fuoco (in metri ed in piedi) ed i corrispondenti rapporti di riproduzione (1:1, 1:1.2, 1:1.5, 1:2, 1:3, 1:1.5, 1:10). La ghiera di messa a fuoco si trova in prossimità della lente frontale, posizione forse non ottimale, ed è larga circa 3cm, con un'escursione di circa 140 gradi. Come su altri obiettivi Sigma la ghiera non si blocca a fondo corsa, ma cambia la sua resistenza alla rotazione, caratteristica che personalmente mi piace.

Anche se la massima apertura è f/2.8 la luce raccolta dalla lente diminuisce progressivamente con la distanza di messa a fuoco. A circa 1.2m si perde 1/3 stop, per arrivare a 2 stop alla minima distanza di messa a fuoco. E' bene precisare che questo comportamento è perfettamente normale e non costituisce un difetto. La mia D5000 riconosce automaticamente le informazioni trasmesse dall'obiettivo ed aggiorna il valore di apertura visualizzato. Se la vostra fotocamera non dovesse fare altrettanto (credo che accada solo su fotocamere un po' vecchie) sul foglio delle istruzioni potete trovare una tabella con le compensazioni da applicare in funzione della distanza di messa a fuoco. La messa a fuoco è interna, ovvero avviene senza estensioni del barilotto né rotazioni della lente frontale. Questo semplifica il posizionamento della lente e di un eventuale filtro polarizzatore. Il diamentro della lente frontale è di 62mm.

Sul barilotto sono presenti tre interruttori. Uno consente di selezionare la messa a fuoco automatica o manuale. In modalità auto, dopo aver messo a fuoco premendo a metà il pulsante di scatto, è comunque possibile tenerlo premuto e fare delle correzioni attraverso la ghiera. Questa caratteristica è comoda e vi evita di spostare l'interruttore in continuazione o di forzare inavvertitamente il motore della messa a fuoco nel caso vi siate dimenticati di selezionare la modalità manuale.

Un altro interruttore consente la selezione dell'intervallo di messa a fuoco, che può essere full, 0.312-0.45m o 0.45m-infinito. Attraverso questo interruttore è possibile limitare l'escursione degli elementi interni in modo da rendere più rapida la messa a fuoco. In modalità full ci vogliono circa 3 secondi per fare avanti e indietro. Diventano circa 2 in modalità macro (0.312-0.45m) e poco meno impostando 0.45m-infinito. In certi casi l'autofocus fatica un po' ad agganciare il soggetto e limitare l'escursione può essergli d'aiuto. Quando il motore parte o cambia direzione di rotazione si avverte una leggerissima vibrazione, del tutto trascurabile (il Sigma 10-20mm f/4-5.6 si fa sentire molto di più).

Il terzo interruttore serve a selezionare la modalià di funzionamento del sistema di stabilizzazione dell'immagine. Oltre alla posizione off esistono due modalità: la prima è quella "classica", mentre la seconda serve per soggetti in movimento. Credo che la differenza nel secondo caso sia l'assenza della compensazione dei movimenti orizzontali (per esempio nel caso di scatti in panning). Quando lo stabilizzatore è attivo si sente un rumore non appena si preme a metà il pulsante di scatto e poco dopo averlo rilasciato: evidentemente il sistema di stabilizzazione viene "risvegliato" solo quando necessario. Mentre il pulsante di scatto è premuto a metà si può sentire un leggero rumore (quasi impercettibile) dovuto al funzionamento dello stabilizzatore.

L'obiettivo viene venduto assieme ad un paraluce, da usare da solo su full frame e con un adattatore (in pratica una prolunga) su APS-C. Montando paraluce ed adattatore la lunghezza dell'obiettivo dimenta quasi il doppio. Nella confezione trovate anche una custodia di dimensioni generose, in grado di ospitare l'obiettivo (eventualmente con l'adattatore del paraluce) ed una cinghia per mettere la custodia a tracolla.

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Qualche scatto di prova: macro

Finalmente è venuto il momento di vedere qualche foto. Qui sotto trovate un po' di scatti, alcuni dei quali fatti un po' di fretta. Noterete infatti che le impostazioni (che ho comunque riportato) non sono sempre ottimali. Ad ogni modo spero che vi servano per farvi un'idea di quello che potete ottenere con questo obiettivo. A differenza degli scatti di laboratorio, rigorosamente fatti in formato RAW per evitare elaborazioni da parte della fotocamera (in laboratorio l'obiettivo è verificare le prestazioni della lente), gli scatti che trovate sotto hanno subito una post elaborazione. Se siete abituati a scattate in RAW sicuramente sistemate le vostre foto in post produzione, mentre se scattate in JPG vuol dire che la post produzione la fa la fotocamera. Ad ogni modo il risultato finale, quello che guardate sullo schermo, avrà subito delle modifiche, quindi credo che questo sia il modo migliore per valutare le prestazioni.

Le foto in questa pagina sono state ridimensionate in modo da essere larghe 900px, tuttavia cliccando sulle foto potete visualizzare delle versioni larghe 1600px.


In questa foto la ragnatela era a qualche metro di distanza e vibrava leggermente a causa del vento. L'autofocus ha comunque lavorato bene. Inoltre potete vedere l'effetto dello sfocato, a mio parere molto gradevole grazie alle 9 lamelle del diaframma.

sample 1

1/50 f/4.5 ISO 400 - Mano libera

In questo scatto più ravvicinato potete apprezzare ancora l'eccellente lavoro dell'autofocus e la nitidezza dell'obiettivo. Notate inoltre la scarsa profondità di campo nonostante il diaframma f/8.

sample 2

1/640 f/8 ISO 200 - Mano libera

La nitidezza mi sembra anche in questo caso ottima. Questo scatto è stato fatto ad 1/20 di secondo e come potete vedere lo stabilizzatore ha fatto un buon lavoro.

sample 3

1/20 f/10 ISO 400 - Mano libera

Stesso discorso della foto precedente, questa volta con un tempo di scatto ancora più lento. Potete notare i dettagli delle goccioline di rugiada sulla ragnatela.

sample 4

1/13 f/10 ISO 400 - Mano libera

Questa invece è tutta nitidezza (e modestamente anche un po' di occhio per la composizione :-)). Sarebbe stata meglio con il diaframma più chiuso, ma la farfalla non è rimasta lì a lungo... Notate in particolare il dettaglio dell'occhio.

sample 5

1/2000 f/7.1 ISO 400 - Mano libera

Anche questo scatto è fatto incredibilmente a mano libera. La farfalla era molto vicina e come vedete la profondità di campo è piccolissima. In questo caso mi sa che al lavoro dell'autofocus si è aggiunta anche un po' di fortuna...

sample 6

1/1600 f/7.1 ISO 400 - Mano libera

Un esempio di nitidezza e sfocato.

sample 7

1/500 f/9 ISO 400

In questo caso la messa a fuoco era sul corpo della lucertola, all'altezza delle zampe posteriori.

sample 8

1/320 f/9 ISO 400

I prossimi tre scatti non sono particolarmente comunicativi, ma li ho messi per farvi vedere la differenza tra f/10, f/16 ed f/22. Almeno in questi esempi è quasi impercettibile: solo ad f/22 si vede una leggera perdità di qualità.

sample 9

1/2 f/10 ISO 200 - Cavalletto

sample 10

1/1.3 f/16 ISO 200 - Cavalletto

sample 11

1/2.5 f/22 ISO 200 - Cavalletto

In questa foto e nella successiva ancora qualche esempio di nitidezza e sfocato.

sample 12

1/80 f/10 ISO 800 - Mano libera

sample 13

1/60 f/9 ISO 800 - Mano libera

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Qualche scatto di prova: ritratti

Ho deciso di aggiungere qualche scatto fatto in condizioni un po' più dinamiche, in modo da mostrarvi anche le prestazioni dell'autofocus e la nitidezza a tutta apertura. Qui sotto trovate alcune foto fatte durante la settimana della moda a Milano. Anche in questo caso c'è stata un po' di post produzione, tra l'altro un po' sbrigativa. Inoltre la maggior parte delle foto sono state ritagliate a causa della distanza (ero a 10-15m, a seconda delle diverse sfilate).


I due scatti sotto sono stati fatti con le stesse impostazioni ed autofocus impostato su 0.45m-infinito.

sample 1

1/160 f/4 ISO 200 Flash SB-700 - Crop 85% dell'originale

sample 1

1/160 f/4 ISO 200 Flash SB-700 - Crop 70% dell'originale

Questa foto invece è una delle poche che ho scattato a tutta apertura. Come potete vedete il risultato è ottimo.

sample 1

1/160 f/2.8 ISO 200 Flash SB-700

Sotto altri 4 scatti in condizioni meno dinamiche (modella ferma).

sample 1

1/160 f/4 ISO 200 Flash SB-700 - Crop 70% dell'originale

sample 1

1/160 f/4 ISO 200 Flash SB-700 - Crop 65% dell'originale

sample 1

1/160 f/4 ISO 200 Flash SB-700 - Crop 65% dell'originale

sample 1

1/160 f/4 ISO 200 Flash SB-700 - Crop 65% dell'originale

Infine un'altra foto fatta in movimento, questa volta con diaframma leggermente più chiuso. Anche in questo caso autofocus senza problemi.

sample 1

1/160 f/5.6 ISO 200 Flash SB-700 - Crop 60% dell'originale

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Conclusioni

In conclusione sarà vero che la macrofotografia è per me ancora un mondo in gran parte da scoprire, ma le prime impressioni su questo obiettivo sono ottime. La qualità ottica è ottima (avrà qualche lpmm di nitidezza in meno rispetto al Nikkor, ma sfido chiunque ad accorgersene su una foto che non sia fatta in laboratorio), così come la cura di dettagli tecnici quali lo stabilizzatore ed il limitatore di messa a fuoco. La qualità costruttiva non è da meno. Il fatto che Sigma abbia pensato di fornire anche un adattatore del paraluce per fotocamere APS-C è apprezzabile. A mio parere si tratta di un ottimo obiettio sia per macro che per ritratti.

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FAQ

Come scegliere un obiettivo macro?

Non è certo in poche righe che potrò chiarirvi le idee, ma tutti i veri obiettivi macro sono a focale fissa, quindi scordate gli zoom spacciati per macro. La focale fissa garantisce che la lente sia ottimizzata in modo da restituire la massima nitidezza e ridurre al minimo tutti gli effetti indesiderati quali distorsione ed aberrazioni, quindi fate attenzione soprattutto a queste caratteristiche. In rete trovate numerosi siti che fanno recensioni. Tra i migliori c'è sicuramente LensTip.com.

Qual è la lunghezza focale migliore per fare macrofotografia?

Dipende da cosa volete fotografare. A parità di rapporto di riproduzione una maggiore lunghezza focale vi consente di stare più lontani dal soggetto, ovvero di aumentare la distanza di lavoro (distanza tra la lente ed il soggetto). Se volete fotografare insetti allora è consigliato almeno un 90mm o meglio un 105mm, altrimenti vi basta anche di meno. Chi pratica macrofotografia finisce per usare focali maggiori, da 150mm o 200mm, ma dati gli angoli di vista molto stretti l'utilizzo di queste lenti è un po' più impegnativo.

Per fare macro è indispensabile un obiettivo molto luminoso?

Assolutamente no. Tenete conto che con rapporto di riproduzione 1:1 ad f/8 la profondità di campo è dell'ordine del millimetro, quindi se si vuole mettere a fuoco tutto il soggetto è spesso necessario chiudere il diaframma o scattare con un rapporto di riproduzione inferiore.

Per fare macro mi serve un obiettivo con l'autofocus?

Non è indispensabile. In macrofotografia si usa molto spesso il cavalletto e la messa a fuoco, data la scarsa profondità di campo, viene spesso aggiustata manualmente utilizzando il live view (ecco a cosa serve sulle reflex!). Ovviamente, sebbene non indispensabile, l'autofocus rende un obiettivo più versatile.

Per fare macro mi serve lo stabilizzatore dell'immagine?

Assolutamente no, o almeno non è indispensabile. Lo stabilizzatore è sicuramente di aiuto, ma non corregge gli spostamenti avanti-indietro. Per quanto detto sopra con rapporti di riproduzione avrete a che fare con profondità di campo dell'ordine di pochi millimetri, quindi il rischio di sbagliare messa a fuoco, anche con lo stabilizzatore, non è trascurabile. In generale potrebbe convenire risparmiare sullo stabilizzatore dell'immagine ed investire su un buon cavalletto.

Dove posso trovare un articolo che mi sveli i segreti della macrofotografia?

Prova a dare un'occhiata su naturae magazine.

Vorrei qualche informazione in più sul Sigma 105mm f/2.8 EX DG OS HSM Macro.

Usa la sezione commenti qui sotto o scrivimi.

- 14 Set 2012 -


Ultimo aggiornamento: - 27 Set 2012 -



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#1 massimo
24-Aug-13 15:58
bella recensione,
mi hai fatto notare alcuni aspetti della macrofotografia che non avevo preso in considerazione.
dopo un anno di utilizzo cambieresti la tua opinione su questo obbiettivo?
#2 duckphoto
26-Aug-13 00:12
Grazie massimo! No, non cambio la mia opinione, resto assolutamente convinto che si tratti di un ottimo obiettivo. Non ho aggiornato l'articolo, ma nella galleria trovi anche altri scatti fatti con il Sigma.
#3 Gildo
17-Nov-13 22:41
Ho letto con attenzione la tua recensione e mi sono convinto della validità di questo obiettivo. Ho letto che hai speso circa 600 euro mentre curiosando su TROVAPREZZI la vendita varia da 400 euro in su. Ora gentilmente ti chiedo se si tratta dello stesso oggetto o se nel frattempo hanno messo sul mercato un nuovo 105 con le stesse sigle?
Ti ringrazio anticipatamente per la risposta
Cordialità
Gildo
#4 duckphoto
20-Nov-13 22:00
L'obiettivo è lo stesso. L'unica differenza è la garanzia: quelli che costano meno hanno la garanzia europea, il mio ha quella italiana (tre anni anziché due). Anche con la garanzia italiana comunque puoi risparmiare un po' (io l'ho comprato più di un anno fa).
#5 Andrea.
16-Dec-13 23:31
Ciao , questo obiettivo può' anche esser usato per foto sportive ? Grazie
#6 duckphoto
16-Dec-13 23:58
Ciao Andrea, dipende dallo sport, ma secondo me non è la lente più indicata per situazioni molto dinamiche. L'apertura va bene ma in campo sportivo credo sia meglio un autofocus più veloce.
#7 Daniele
30-Dec-13 15:21
Ciao e complimenti per la recensione molto ben fatta e completa. Avrei una domanda: sai per caso se funziona con i moltiplicatori Kenko? Io ho un Kenko 2x PRO DGX. Grazie, Daniele
#8 duckphoto
08-Jan-14 19:05
Ciao Daniele, scusa per il ritardo nella risposta! Purtroppo non ho questi moltiplicatori... Ho controllato il libretto delle istruzioni ma non se ne parla. Ovviamente raccomandano di usare moltiplicatori Sigma (peraltro con diverse limitazioni), ma non credo che questo sia molto significativo.
#9 gerardo
01-Mar-14 14:59
Ho comprato oggi il Sigma 05mm f/2.8 EX DG OS HSM Macro.A giorni spero di dare delle ottime referenze come te . Ho provato a fare delle foto ,ma devo prenderci la mano..... ciao a presto
#10 ramona
03-Mar-14 12:07
significative delucidazioni :-) complimenti per le belle foto.
Anch'io attendo a giorni il mio Sigma 105 ..
Buona luce a tutti
A presto ..
#11 duckphoto
03-Mar-14 22:53
Ciao Ramona, grazie per i complimenti. Spero che tu possa essere soddisfatta dell'acquisto come lo sono stato io!
#12 eugenio
14-Sep-14 20:29
complimenti per le belle foto e la chiarezza delle informazioni.
Vorrei acquistare lo stesso obiettivo ma ho un dubbio sulla sigla che di seguito ti riporto:
Obiettivo Sigma EX 2,8/105 DG Macro N/AF OS HSM per Nikon [258955]
Come vedi c'è una N/AF in più e da profano non vorrei fare sciocchezze.
E' la stessa cosa di quello che stai utilizzando ?
grazie
Eugenio
#13 duckphoto
15-Sep-14 21:15
Ciao Eugenio, grazie per i complimenti. Credo che la sigla N/AF si riferisca al fatto che l'attacco è per Nikon (N=Nikon). Il codice prodotto sembra indicare la stessa cosa (se fai una ricerca "sigma 258955" trovi sempre la versione per Nikon). Inoltre in rete si trovano diversi siti che usano la stessa convenzione per indicare gli attacchi: N=Nikon, C=Canon, SI=Sigma, SO=Sony. Se hai Nikon direi che vai sul sicuro, ma se proprio vuoi toglierti ogni dubbio chiedi conferma al rivenditore.
#14 Pierangelo
27-Sep-14 21:38
Ero indeciso tra spendere 800 e passa euro per il blasonatissimo Canon, o praticamente la metà per questo Sigma, ma la tua recensione "alla portata di tutti" mi ha convinto a risparmiare un bel po' di soldi (anche se sicuramente saranno dirottati su qualcos'altro...)!
Posso "chiudere" la conversazione al riguardo, aperta su Juza :-D
Grazie e complimenti!
#15 duckphoto
28-Sep-14 01:39
Ciao Pierangelo, grazie per il commento. Sono sicuro che sarai soddisfatto della scelta. Dopo la difficile scelta ora arriva il momento migliore: quello di scattare!
#16 Catello
20-Dec-14 17:43
Qualcuno ha accennato a limitazioni nel caso di uso con moltiplicatore...Io uso spesso questa ottica su Nikon D3200 con teleconverter Sigma 1,4; a parte la perdita di un diaframma, non c'è alcuna limitazione, né per l'AF, né per gli altri automatismi.
#17 Franco
10-Apr-16 07:31
Buongiorno,ho trovato la tua recensione,ed mi ha fatto molto piacere aver scoperto e confermato di aver fatto la migliore spesa,inutile spendere molto,se si è alle prime esperienze e comunque su vari siti e su juzaphoto ci sono molte altre recensioni molto positive su questo sigma,ieri prima uscita,ma devo capire meglio il suo utilizzo,ero con poca luce,senza cavalletto,e convinto ad usare a 2.8,ma l'area di messa a fuoco è molto ridotta,ho capito che la maggior messa a fuoco sul soggetto è a chiusura di diaframma,ma con poca luce vicino al bosco la vedo dura se non si usa un treppiede,però ha un bokeh fantastico e colori stupefacenti,non mi pare lento l'AF,io la uso su Nikon D750,farò altri scatti a diaframmipiu chiuso,tu usi anche una luce artificiale,per illuminare o il flash ? mi memorizzo il tuo sito. NB,se clicco sulla "I", NON VEDO I DATI DELLE FOTO,PERCHè? Uso Mac e Safari. ciao.
#18 duckphoto
10-Apr-16 12:55
Ciao Franco, hai ragione, c'era un errore nell'inserimento dei commenti che ora dovrebbe essere risolto. Grazie mille per la segnalazione! Per la questione dei pulsanti devo controllare meglio, li ho testati con Firefox, IE, Chrome ed Opera, mai con Safari. Il plugin che uso ha qualche problema con la cache che devo sistemare. I pulsanti non hanno mai funzionato o hanno smesso di funzionare quando sei tornato su una pagina? Se hanno smesso di funzionare ripulendo la cache dovrebbero tornare operativi. Mi spiace, cercherò di sistemare il problema al più presto. Sono molto soddisfatto del Sigma anche se finora ho fatto meno macro di quanto avrei voluto. Ho da poco anch'io una D750 e conto di vedere presto come si comportano insieme. Se hai qualche foto pubblicata da qualche parte mandami pure il link, mi farebbe piacere vedere i risultati. No, nelle foto caricate non ho usato luce artificiale. Ho fatto solo qualche prova ma non ho pubblicato niente. In macrofotografia si usano diaframmi molto chiusi e nonostante questo viene usata anche la tecnica del focus stacking per aumentare la profondità di campo in post-produzione. Il cavalletto è praticamente indispensabile. L'apertura f/2.8 è utile se vuoi fare ritratti e vuoi sfocare molto o se hai poca luce. La foto pubblicata il 15 marzo nella sezione istantanee per esempio è scattata con il macro ad f/4.5. Lo sfocato è comunque forte (anche perché lo sfondo è distante), nonostante sia scattata con D5000 e quindi con sensore APS-C.
#19 patrizia
20-Mar-17 22:53
Ciao grazie delle info, vorrei sapere se anche per foto odontoiatriche, in cui devi riprodurre fedelmente colori e dettagli, ritieni che il Sigma sia paragonabile al Nikon e se c'è perfetta compatibilità con una Nikon 5300
#20 duckphoto
21-Mar-17 00:20
Ciao Patrizia, ammetto di non essere molto preparato in materia e non avendo mai provato il Nikon non posso fare un confronto diretto ma posso risponderti con il buon senso: per un obiettivo macro colori e dettagli non sono certamente un problema, in fondo sono ottimizzati per questo scopo. Posso assicurarti che la qualità del Sigma 105mm f/2.8 EX DG OS HSM Macro è ottima. Per la compatibilità puoi stare tranquilla, il modello con attacco Nikon è sicuramente compatibile anche con la tua D5300. Tornando al discorso nitidezza tieni conto che il Sigma 105mm f/2.8 EX DG OS HSM Macro è un obiettivo che va bene anche su full frame, quindi usandolo con sensore APS-C su Nikon D5300 potrai sfruttare al meglio la zona centrale della lente, ovvero quella più nitida.
#21 Alberto
06-Nov-17 17:34
Ciao,mi sono imbattuto per caso nella tua pagina e devo dire che mi hai messo, in positivo, ancora più in confusione. Mi spiego meglio: mi vorrei avvicinare al mondo macro e sono indeciso tra il tuo obbiettivo (sigma 105) e il Tamron 90 f/2.8 vc. Hai avuto modo di provarlo? Cosa mi consigli? Grazie mille in anticipo e complimenti ancora per la tua recensione del Sigma 105.
#22 duckphoto
06-Nov-17 23:34
Ciao Alberto, sono contento che l'articolo ti sia stato utile. Non ho avuto modo di provare il Tamron quindi non posso fare un confronto diretto. Quando ho comprato il Sigma il Tamron stabilizzato probabilmente non era ancora uscito, altrimenti lo avrei preso in considerazione. Leggendo in giro mi pare un'ottimo obiettivo. Se ti può essere utile io di solito controllo le recensioni su lenstip.com. Il Tamron è più recente, si comporta meglio nel controluce, ha uno stabilizzatore migliore ed un autofocus che va un po' meglio. Il Sigma ha dalla sua la focale maggiore ed il prezzo leggermente inferiore. Non mi sono documentato in modo approfondito ma dal poco che ho letto probabilmente oggi prenderei il Tamron, quindi se eri già per il Tamron fossi in te non mi farei tante domande.